Verdeca Salento "PETRALUCE" CASTELLO MONACI
Punteggio sommelier | 89/100 | 2024 |
Cantina | CASTELLO MONACI |
Denominazione | Verdeca Salento Igt |
Annata | 2023 |
Uvaggio | 100% Verdeca |
Gradazione | 12,00% |
Cl | 75cl |
Solfiti | Contiene Solfiti |
Codice ICQRF | LE/2648 |
Sede Cantina | Castello Monaci - Salice Salentino (LE) - Contrada via case Sparse |
Abbinamento | Antipasti di pesce al vapore, Aperitivo, Vitello tonnato, Ravioli di zucca, Branzino, Fritto misto di pesce, Pesce in umido, Insalata di polpo |
Carta dei vini | Verdeca |
Formato | Bottiglia standard |
Regione | Puglia (Italia) |
Stile | Leggero e fresco |
Petraluce nasce nel 2012. L’idea viene dalla volontà e dall’esigenza di valorizzare i vitigni bianchi del territorio. Il vitigno è originario della Valle D’Itria, dove veniva imbottigliato in bottiglie di stile renano. Si trattava in passato di un vitigno abbastanza neutro, che veniva utilizzato soprattutto per fare il Vermouth. La lavorazione in riduzione dall’ossidazione delle uve provenienti da questo vitigno permette invece di fare emergere note molto delicate ed eleganti. La Verdeca si caratterizza per i riflessi verdolini che contraddistinguono il vino soprattutto nei primi mesi d’imbottigliamento. Il nome Petraluce rievoca il nostro territorio, con la famosa pietra bianca e la sua luce molto intensa. Il vitigno impiegato per la sua vinificazione è quello di Verdeca puro al 100%. La provenienza è quella classica della Puglia. La vinificazione viene avviata dopo una fermentazione in acciaio, il vino affina sui propri lieviti per alcuni mesi, prima di essere imbottigliato.
Caratteristiche di questo vino bianco
All’esame organolettico il vino si presenta di colore giallo paglierino con luminosi riflessi verdolini. Il profumo al naso piacevoli e delicati sentori di frutta e fiori bianchi. Il gusto in bocca è fresco, sapido, con una buona persistenza.
Abbinamenti consigliati degustando Verdeca
Un’etichetta, quella del Petraluce, che accompagna perfettamente un grigliata di mare, antipasti assortiti e piatti a base di polpo; da provare anche con i tipici piatti salentini, come il baccalà e lo “scapece”, a base di pesce azzurro. La temperatura di servizio ottimale è di 8° C in calice alto ed ampio.