Il Dolcetto D’alba DOC ha ottenuto il prezioso riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata nel luglio del 74, e proprio quest’anno il 6 Luglio festeggia il 40 ‘esimo anno di certificazione che gli permette di raggiungere la cerchia dei vini più prestigiosi della regione Piemonte. Il Dolcetto d’Alba, è uno dei sette vini “Dolcetto” prodotti nel Nord Italia Occidentale. Più precisamente ancora una volta la Provincia di Cuneo e la valle delle langhe che circoscrive il fiume Tanaro rappresentano gli scenari perfetti sui quali vengono coltivate queste pregiatissime uve. A contrario di ciò che lascia presagire il nome del Vino, Dolcetto, questo particolare Vino Piemontese, esprime fortemente la fragranza e la sua gioventù, attraverso un colore rosso intenso tendente al rubino con riflessi violacei scuri, dal profumo fruttato e dal sapore secco e vellutato, abbastanza pastoso e armonico accompagnato da un leggerissimo gusto di mandorla amara. Dolcetto infatti è il nome del vitigno dal quale uvaggio vinificato al 100% prende il nome il vino Dolcetto d’Alba. In Piemonte questo fantastico vino è considerato il più notevole dei “Dolcetto” rossi, prodotto dalla maggior parte delle aziende vitivinicole del territorio. La sua produzione, in quanto DOC è consentita nella provincia di Cuneo e in un solo comune della provincia di Asti in quanto territori contraddistinti dalle stesse caratteristiche territoriali. Il Dolcetto d’Alba è il vino da pasto che sin dalle antiche tradizioni è il più bevuto nei territori delle Langhe Piemontesi. Questo vino, grazie alla produzione tradizionale e all’elevata cultura sociologica dei territori in cui viene prodotto, richiama lontanamente ricordo degli operai e degli agricoltori che svolgevano il lavoro quotidiano nei campi e nelle aziende agricole e che si rifocillavano bevendo quest’ottimo vino di connubio tra povertà economica e elevata qualità di vita e benessere psicofisico; vino che vinificato a basse gradazioni alcoliche doveva essere consumato entro l’anno dalla raccolta. Ancora oggi infatti, tanto è forte la tradizione, il Dolcetto è il vino più bevuto tra la popolazione delle langhe e nel nord ovest della nostra penisola, a cui viene rivolto circa l’80% dell’intera produzione nazionale.
Secondo la tradizione la vinificazione del Dolcetto d’Alba avviene in vasca d’acciaio a temperatura controllata, sia in ambito di fermentazione, sia in ambito si svinatura che di travaso; operazioni che vanno eseguite al momento e che non prevedono il passaggio in botti di legno. Anche l’invecchiamento di almeno 6 mesi si svolge in botti d’acciaio, per poi essere imbottigliato a partire dal 7 mese sino alla vendemmia successiva.
Gli aspetti che hanno reso nel tempo, importante e di elevata qualità sul mercato nazionale, questo vino Piemontese riguardano anzitutto la capacità di fare leva sul radicamento e sulla tradizione culturale che per il Dolcetto la popolazione locale continua a manifestare; unitamente alla curiosità che il suo nome genera nel potenziale consumatore che al primo colpo percepisce un vino dolce, prevalentemente indicato per il dessert o da bere da solo in meditazione, ma che al contrario, cela un gusto secco e polivalente tipico dei vini a tutto pasto, ricco di profumi e di sentori che ne esaltano le proprietà. Questo gli ha permesso di scalare il mercato assieme agli altri vini prodotti nella stessa zona come il Barbera d’Alba DOC, il Nebbiolo d’Alba DOC, il Barolo DOCG, il Barbaresco DOCG, il Roero DOCG, il Verduno Palaverga DOC, il Dogliani DOCG e il Roero Arnais DOCG.
L’area di produzione del Dolcetto d’Alba DOC, indicativamente fa riferimento alla valle del Tanaro, antico fiume che attraversa la Liguria occidentale e il Piemonte nella provincia di Cuneo, L’area in cui viene coltivato e prodotto il Dolcetto d’Alba DOC è indicativamente sovrapponibile quella del Nebbiolo d’Alba con l’aggiunta del comune di Coazzolo in provincia di Asti.
Territorialmente la zona di produzione e vinificazione del Dolcetto d’Alba comprende ampie langhe che caratterizzano il suolo dove la pianura padana si incontra, fondendosi, con l’apice settentrionale degli appennini a sud, e con le Prealpi Piemontesi a ovest e a nord. Le vigne, localizzate in aree collinari e pedemontane, sono coltivate su terreni riccamente sabbiosi, con prevalenza di calcare e abbondanza di tufo e che garantiscono un ottimale drenaggio. Su questi terreni inoltre, vengono coltivati, se pur in porzioni inferiori di territorio anche le viti del Barolo e del Barbaresco.
Il Vino rosso Dolcetto d’Alba viene prodotto con il 100% di uve del vitigno dolcetto raccolto indicativamente a partire dalla metà di settembre, quando, il giusto grado di maturazione, l’umidità e la temperatura che ancora risentono del allontanarsi dell’estate permettono di fruire di un ottimale grado di acidità, succosità e grado zuccherino degli acini.
La vinificazione avviene per naturale macerazione delle uve che per un periodo compreso tra i 4 e i 6 giorni vengono mantenute a temperature che variano dai 28° ai 30 ° centigradi. Durante questo periodo sono anche frequenti i rimontaggi.
La svinatura e la parte finale della fermentazione, che può durare ulteriori 10 o 12 giorni vengono svolte in botti di inox a temperatura controllata. L’ultima parte della fermentazione avviene in barrique di 4° o 6° passaggio in modo da conferire al vino il giusto sapore. L’affinamento finale, avviene in acciaio oppure nelle cantine più pregiate anche in legno, L’imbottigliamento avviene nella primavera successiva per poi raggiungere il mercato entro due mesi. 6/7 mesi dalla vendemmia.
La grande versatilità di questa vite permette di produrre numerosi vini, sia se vinificata pura al 100% sia in abbinamento ad altre varietà. Tra i vini più importanti possiamo citare: Barbera del Monferrato superiore, Colli Tortonesi Dolcetto novello, Dolcetto d'Acqui superiore, Dolcetto d'Acqui, Dolcetto d'Ovada superiore, Dolcetto d'Ovada, Valsusa novello e il Valsusa rosso.
Esame visivo
Il Dolcetto d’Alba si presenta di colore Rubino molto carico e con riflessi, soprattutto apprezzabili in controluce, di colore violaceo intenso, presenti soprattutto nelle versioni e nelle tipologie affinate in botti di legno.
Esame olfattivo
Il Dolcetto d’Alba racchiude in tutti i suo odori, le caratteristiche del territorio di produzione e riporta il pensiero alla bella stagione passata; prevalgono con forza i profumi freschi dei campi delle Prealpi Piemontesi in fiore, è ben distinguibile il profumo di frutta fresca come le pesche e le mele rosse. Delicatamente vinoso e mai tanninico.
Esame gustativo
Al primo sorso il Dolcetto d’Alba svela il suo carattere in contrapposizione al nome, Ampio e persistente nel sapore, trasmette il suo calore, strutturato, ricco e concentrato, si apre e lascia percepire i suoi molteplici sapori che rimangono sul palato per lungo tempo con un gradevole retrogusto che richiama alla lontana la mandorla amara. Il sapore è asciutto, secco e vellutato molto persistente.
Questo fantastico vino delle langhe Piemontesi va servito ad una temperatura di 18° massimo 20° centigradi, in un calice basso ma ampio “Ballon” in grado di lasciar sprigionare tutti i profumi racchiusi nel vino rosso e permettere a chi degusta di cogliere a pieno la piacevole sorpresa legata alla sinergia tra nome e gusto del vino.
I principali abbinamenti vedono primeggiare gli spuntini e le scampagnate a base di salumi, pane casereccio formaggi freschi e poco stagionati oltre a primi piatti freschi. Si affiancano piacevolmente anche antipasti e primi a base di affettati o piatti con prodotti di terra, verdure grigliate o bollite. I risotti leggeri le minestre di verdura e le carni rosse soprattutto se bollite, ne esaltano piacevolmente la bevibilità. Anche il pollame è facilmente abbinabile al vino rosso piemontese, soprattutto se affiancato da insalata fresca e cereali (es. farro e orzo) bolliti.
La gradazione alcolica indicata per il Dolcetto d’Alba è di 11,5°, ulteriori gradazioni ottenibili con il prolungare dell’invecchiamento portano ad ottenere un’etichetta “Superiore” (Dolcetto d’Alba Superiore), che dona maggiore struttura e corpo a questo vino rosso Piemontese, rendendolo maggiormente vinoso ed accrescendo la sensazione di mandorla amara nel retrogusto.
L’annata migliore negli ultimi anni di questo vino rosso è quella del 2008. Naviga sulla nostra enoteca online e scopri i Dolcetto d’Alba che Negoziodelvino ha selezionato per te.